Nel frattempo lavate i vasi a chiusura ermetica (da 300-500 gr) e scaldateli immergendoli in acqua molto calda.
Spegnere il fuoco sotto i fichi ed iniziare l'invasamento con molta attenzione perchè i vasi saranno caldi e il caramello sarà veramente molto bollente (Attenzione: sarà a temperature superiori ai 160-170°C!). Disponete con ordine i fichi nei vasi cercando di lasciare nessuna bolla d'aria. Riempite bene i vasi fin quasi all'orlo con il restante caramello liquido denso (fare attenzione al fatto che con il raffreddamento il volume del liquindo poi si abbasserà). Pulite bene il vetro e la ghiera di chiusura da residui di zucchero e chiudete ermeticamente i vasi quando sono ancora caldissimi. Il raffreddamento, e la riduzione del volume del liquindo creerà un effetto sotto-vuoto. Di solito un confezionamento così conserva bene i fichi caramellati per oltre 2-3 anni. Se proprio si vuole essere certissimi della loro tenuta e si prevede un consumo lento che vada oltre 1 anno, si può effettuare una sterilizzazione della chiusura, predisponendo un pentolone pieno d'acqua bollente in cui immergere completamente i vasi chiusi e lasciarli bollire a fiamma vivace per circa 30 minuti. Dopodichè lasciarli lentamente raffreddare. Una volta freddi, applicate sul vetro una etichetta (o scrivete direttamente sul vaso con un pennarello), l'anno di produzione, per essere sicuri di consumare prima quelli più "vecchi".
Questa confettura si può servire come dessert con un fiocco di panna montata o abbinato a formaggi, oppure nella più antica e popolare tradizione romagnola, accompagna benissimo un formaggio freschissimo e morbidissimo come lo Squacquerone ed un pò di piadina calda."> Amica Tavola: FICHI CARAMELLATI
Ricetta
FICHI CARAMELLATI

Codice ricetta: 3040

Tempo: 270'

Categoria: Confetture e conserve

Regione: EMILIA ROMAGNA

Ingredienti:

2 kg. di fichi freschi non troppo maturi, 900 gr. di zucchero, scorza di limone (facoltativa)

Preparazione:

Spazzolare i fichi senza romperli (non lavarli) e accorciargli il picciòlo se è troppo lungo. In una grande pentola con doppio fondo (es. una pentola a pressione senza coperchio), disporre ordinatamente strati di fichi e strati di zucchero fino a completamento (quindi attenzione a suddividere equamente lo zucchero. L'utilizzo di un paio di scorzette di limone (solo la parte gialla), serve per aromatizzare ulteriormente. Ma se non piace il profumo del limone, si può tranquillamente omettere.
Mettere sul fuoco moderato e lasciare sobbollire fino a che i fichi e lo zucchero sciolto non si sono scuriti a causa del "caramellamento". Per questa operazione sono necessarie circa 3,5-4 ore.
Nel frattempo lavate i vasi a chiusura ermetica (da 300-500 gr) e scaldateli immergendoli in acqua molto calda.
Spegnere il fuoco sotto i fichi ed iniziare l'invasamento con molta attenzione perchè i vasi saranno caldi e il caramello sarà veramente molto bollente (Attenzione: sarà a temperature superiori ai 160-170°C!). Disponete con ordine i fichi nei vasi cercando di lasciare nessuna bolla d'aria. Riempite bene i vasi fin quasi all'orlo con il restante caramello liquido denso (fare attenzione al fatto che con il raffreddamento il volume del liquindo poi si abbasserà). Pulite bene il vetro e la ghiera di chiusura da residui di zucchero e chiudete ermeticamente i vasi quando sono ancora caldissimi. Il raffreddamento, e la riduzione del volume del liquindo creerà un effetto sotto-vuoto. Di solito un confezionamento così conserva bene i fichi caramellati per oltre 2-3 anni. Se proprio si vuole essere certissimi della loro tenuta e si prevede un consumo lento che vada oltre 1 anno, si può effettuare una sterilizzazione della chiusura, predisponendo un pentolone pieno d'acqua bollente in cui immergere completamente i vasi chiusi e lasciarli bollire a fiamma vivace per circa 30 minuti. Dopodichè lasciarli lentamente raffreddare. Una volta freddi, applicate sul vetro una etichetta (o scrivete direttamente sul vaso con un pennarello), l'anno di produzione, per essere sicuri di consumare prima quelli più "vecchi".
Questa confettura si può servire come dessert con un fiocco di panna montata o abbinato a formaggi, oppure nella più antica e popolare tradizione romagnola, accompagna benissimo un formaggio freschissimo e morbidissimo come lo Squacquerone ed un pò di piadina calda.

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