Preparazione: |
La trippa è costituita da interiora di bovino. Si usa quella precotta perché alla fine deve risultare una carne molto tenera. Partendo da quella cruda, va fatta bollire in acqua per almeno 1 ora, assieme ad una mezza cipolla, ad una mezza costa di sedano e ad un’altra carota. Vediamo il procedimento di preparazione. Tritare cipolla, sedano e carota e mettere a soffriggere in una casseruola con l’olio. Appena le verdure imbiondiscono, aggiungere la trippa ed aggiustare di sale e di pepe. Mescolare e lasciare rosolare per qualche minuto. Aggiungere un bicchiere di passata di pomodoro e circa 400 ml di acqua calda e cuocere a fuoco medio-basso per circa 1 ora e mezzo, dando ogni 10 minuti una mescolata. Si può ridurre di molto il sale aggiunto se, anziché acqua calda, usiamo brodo di dado. La trippa alla Parmigiana, chiamata in Emilia-Romagna semplicemente “trippa in umido”, si deve presentare assai tenera (e quindi più gradevole e digeribile) con abbondante sugo di consistenza densa, quasi cremosa. Per mantenerlo abbondante, ricordarsi ad ogni mescolata di controllarne il livello ed eventualmente aggiungere un 100 ml. di nuova acqua calda (non brodo, altrimenti il tutto risulterà troppo saporito). La trippa, che pare un piatto unico ma non lo è in quanto privo di verdure, va servita calda con abbondante parmigiano grattugiato e accompagnata da buon pane fresco per la famosa “scarpetta” con il gustosissimo sugo, ed accompagnata da un vino rosso vivace e leggero come un lambrusco. Una volta preparata si presta bene anche ad essere congelata negli adeguati contenitori e conservata per molte settimane. |