Ingredienti: |
1,3 kg di giuggiole, 350 gr di mele cotogne, 1 kg di uva bianca, 2 lt di acqua, scorza di limone |
Preparazione: |
Prendete delle giuggiole mature e lasciatele avvizzire in locali areati e freschi in modo che diventino più tenere e la buccia appaia simile a quella dei datteri. Snocciolate le giuggiole, passatele in un tegame ed aggiungetevi mele cotogne tagliate a pezzetti, uva bianca, acqua e scorza di limone. Portare il tutto a bollore e cuocere fino ad ottenere una purea dolce, densa e cremosa, di colore scuro. Passare al setaccio il composto, imbottigliarlo e conservarlo in locali bui e freschi. Generalmente il bordo di giuggiole si utilizza freddo per accompagnare dei dolci. "Andare in brodo di giuggiole”, “Sei un giuggiolino” sono solo alcune delle espressioni che hanno come protagonisti i frutti del giuggiolo o zizzolo, piccolo albero d’origine cinese ormai diffuso in molte regioni italiane. I suoi frutti sono drupe di colore marrone tendente al rosso con polpa biancastra, di consistenza farinosa e sapore dolce-acidulo. Si dava del “giuggiolino” a bambini buffi e grassottelli, mentre “andare in brodo di giuggiole” si riferiva alla ricetta omonima del Lago di Garda considerata una vera leccornia. Questa espressione venne riportata già nel 1612 nel Vocabolario degli accademici della Crusca e interpretata come “godere di molto di chicchessia”. |