Per prima cosa, separare il corpo della seppia dalla testa tenendo ferma quest'ultima con una mano e tirando, con delicatezza, la punta della sacca. Dopo quest'operazione, la testa si presenta con le interiora ancora attaccate. Queste, perfettamente riconoscibili al tatto grazie alla loro consistenza, vanno quindi eliminate in modo da ottenere il risultato della foto. Una volta asportati gli occhi (tagliandoli via, semplicemente, con una forbice), va asportato il "becco". Quest'operazione è semplicissima, soprattutto per chi ha dimestichezza con l'estirpazione di punti neri. Il movimento è esattamente identico. La pulizia della sacca inizia, invece, con l'estrazione dell'osso che va semplicemente sfilato, tirando verso l'alto. Aprendo con delicatezza, a questo punto si dovrebbe vedere la sacca del nero. Se siete fortunati - e se è il periodo giusto (maggio-giugno)- potreste trovarci anche delle uova che, condite in insalata o aggiunte all'ultimo momento alla pasta col nero, sono una prelibatezza. La sacca con il nero va asportata con delicatezza, stando attenti a non romperla e riposta via in attesa del successivo utilizzo. Nel caso non sia vostra intenzione utilizzarla immediatamente, è possibile anche congelarla. Ora non rimane che pelare la sacca afferrandola per un lembo e tirando via la pelle. |