Il termine baccalà si riferisce al merluzzo conservato sotto sale, mentre lo stoccafisso è quello essiccato. Tuttavia, nel Veneto, in Friuli e nel Trentino il pesce chiamato baccalà (e più comunemente utilizzato nella cucina tradizionale) è lo stoccafisso, cioè quello essiccato. Per dissalare il baccalà è necessario eliminare la maggior parte di sale rimasto in superficie, quindi bisogna lasciarlo a bagno in acqua, possibilmente corrente (in caso contrario va cambiata spesso), per 48 ore. Lo stoccafisso, invece, va battuto con un pestello per sfibrarlo (chiedete prima al rivenditore, perché spesso è già stato trattato dai grossisti con appositi macchinari) poi deve essere tenuto immerso in acqua per almeno 5-6 giorni (l’acqua va cambiata tutti i giorni). Sia il baccalà sia lo stoccafisso si trovano anche già ammollati in pescheria oppure nei negozi di gastronomia. Qualsiasi ricetta vale per uno e per l’altro: con il baccalà sarà più delicata, con lo stoccafisso più saporita. |